Terapia Cranio Sacrale
L'origine della Terapia Cranio Sacrale

La Terapia Cranio-Sacrale nasce nei primi del novecento quando il Dr. W.G. Sutherland arriva ad una considerazione: dall’osservazione di un cranio scomposto, ed in particolare dalla conformazione dentellata delle sue suture, capì che per come queste erano disposte formavano una vera e propria articolazione tra un osso del cranio e l’altro, dotata di cartilagine e con capacità di movimento.
La chiave di volta di questo sistema è l’Osso Sfenoide che, ponendosi al centro, si articola con tutte le ossa del cranio e del viso.

Le componenti del sistema sono: le ossa del cranio, le vertebre, le meningi che decorrono nel canale vertebrale per fondersi con il filum terminale a livello della seconda vertebra dell’osso sacro.

Come ti aiuta la Tecnica Cranio Sacrale?

L'esame viene svolto verificando il movimento di tutte le parti del sistema. Il terapista valuterà con delicatezza la mobilità delle ossa craniche, delle vertebre e dell’osso sacro tra le ossa iliache. Il trattamento consiste nella palpazione di anomalie e restrizioni del ritmo cranio-sacrale.
Tra le difficoltà più comuni che la tecnica Cranio-Sacrale può aiutare a superare vi sono dolori cronici, rigidità, emicranie, problemi mandibolari, nevralgie (ad es. del trigemino), difficoltà di apprendimento (ad es. dislessia), problemi mestruali e legati alla menopausa, scarsa coordinazione.

Cranio, veduta laterale e posteriore

Anche nei neonati come nei bambini più grandi, la Terapia Cranio-Sacrale può spesso risultare utile per risolvere problemi quali coliche, iperattività, problemi di alimentazione e del sonno, nonché anomalie nello sviluppo.


Qual'è il valore terapeutico del Sistema Cranio Sacrale?

Molti sono ormai gli articoli su riviste indicizzate che spiegano come anche il sistema Cranio-Sacrale influisca notevolmente sulle funzioni del corpo, al pari di quello Cardio-Vascolare e quello Respiratorio. Uno squilibrio di tale sistema può avere effetti negativi come dolori, disfunzioni motorie e intellettive.
Dalla meta degli anni 70, l'Osteopata e Medico Chirurgo Dr. John E. Upledger è stato il principale sostenitore dell'utilizzo del sistema Cranio-Sacrale per valutare e trattare i problemi medici associati a dolori e disfunzioni.
In ragione della sua influenza sulle molte funzioni del corpo, la terapia Cranio-Sacrale è utilizzata da molti operatori sanitari come medici, fisioterapisti, dentisti, ostetriche, psicologi, risultando efficace in caso di disfunzioni poco comprese, dolori cronici, ridotta vitalità e infezioni ricorrenti.

Perchè Terapia Cranio Sacrale metodo Upledger?

La divulgazione di tale terapia da parte del Dr J.E. Upledger è stata di notevole importanza, al punto di suscitare l’interesse del Mondo Accademico nello sviluppo e nella diffusione di questo approccio.
Vi sono molti aspetti del continuo lavoro del Dr. J.E. Upledger sul Sistema Cranio-Sacrale che distinguono il suo approccio dagli altri. Uno tra i più importanti è stata l’osservazione, maturata con l’esperienza, di come gestiamo le nostre emozioni e di come queste influenzino notevolmente la nostra salute fisica.
Tale esperienza ha condotto il Dr. Upledger al lavoro pionieristico sulla liberazione somato-emotiva detta "Somato-Emotional Release" naturale evoluzione della Cranio-Sacral Therapy atta a risolvere molti problemi difficili da trattare.

Manipolazione Viscerale
Cos'è la Manipolazione Viscerale

La Manipolazione Viscerale è una Tecnica manuale che ha fatto parte della cultura medica e terapeutica europea sin dai tempi più antichi. Fino a qualche anno fa, nelle università veniva dedicato molto tempo all’insegnamento di tecniche di palpazione dell’addome e del torace peraiutare l’aspirante medico a fare diagnosi precisa e perseguire un trattamento efficace.

La Manipolazione Viscerale è una metodica della Terapia Manuale

Rappresenta un tipo di trattamento che non si effettua direttamente sull’organo ma sulla fascia o “guaina” che lo avvolge, ovvero il tessuto connettivo e di sostegno, permettendone cosi il movimento. Vita e movimento sono infatti legati insieme. Ci può essere movimento senza vita ma non vita senza movimento.
La Manipolazione Viscerale dedica molta attenzione ai movimenti delle “parti molli” contenute nel corpo al fine di ripristinare il corretto funzionamento.
Quando ad esempio, un organo non riesce a muoversi bene a causa di una fissazione (pleurite, polmonite, peritonite, aderenze chirurgiche, infezioni), si vengono a creare all’interno del corpo delle forze di tensione anomale che non permettono il normale scivolamento dei visceri.
Prendiamo ad esempio il caso di una polmonite: questa lascia una traccia visibile, attraverso un RX, di un esito cicatriziale sull’organo. Questa cicatrice causa una perdita di elasticità dei tessuti circostanti con ripercussioni sul movimento del tratto cervicale e dorsale, della spalla e delle costole con conseguente sindrome dolorosa.
Questo è solo uno dei possibili quadri clinici che possono manifestarsi a seguito della perdita di elasticità.

Come si effettua la Manipolazione Viscerale?

La manipolazione deve rispettare la legge del " primum non nocere".
La valutazione del paziente nel contesto della Manipolazione Viscerale si esegue ponendo l’attenzione su alcuni aspetti dell’esame tradizionale: la palpazione, la percussione e l’auscultazione.
La Manipolazione Viscerale consiste nell’applicare forze leggere e accuratamente localizzate per favorire una normale e corretta mobilità del tessuto connettivo associato agli organi. Il punto più importante è quindi la valutazione della qualità del movimento. Data la natura delicata e spesso reattiva dei tessuti viscerali, una forza lieve e precisa garantisce i risultati migliori.
Tra le difficoltà più comuni che la tecnica Cranio-Sacrale può aiutare a superare vi sono dolori cronici, rigidità, emicranie, problemi mandibolari, nevralgie (ad es. del trigemino), difficoltà di apprendimento (ad es. dislessia), problemi mestruali e legati alla menopausa, scarsa coordinazione.

Cosa può fare la Manipolazione Viscerale per la tua salute?

Lo scopo della Manipolazione Viscerale è quello di studiare e ristabilire le relazioni che esistono fra la struttura del corpo umano e la funzione degli organi interni. In condizione di benessere quindi gli organi possiedono un movimento fisiologico, naturale in direzioni particolari e lungo assi ben definiti.
Questa tecnica interviene quando un organo non riesce ad avere un movimento armonico rispetto all’ambiente circostante andando quindi in disfunzione. Molte volte dolori di schiena sono riconducibili a disfunzioni all’interno della cavità addominale, disfunzioni delle fasce muscolari dell’ addome e del torace.
La Manipolazione Viscerale può quindi ridare al corpo umano un maggiore equilibrio ed una maggiore elasticità.
Possono trovare giovamento le seguenti patologie: colite, gastrite, esofagite da reflusso, ernia iatale, aderenze cicatriziali come esiti di chirurgia, dolori muscolo-scheletrici associati a fissazioni viscerali, alterazioni del ciclo mestruale, mal di schiena, mal di testa farmaco resistenti e molti altri disturbi riconducibili ad un’eziologia non ben definita.



Idrokinesi Terapia
Guarire senza dolore?

La riabilitazione in acqua, conosciuta anche come idrokinesiterapia, si configura come una disciplina che sfrutta le caratteristiche dell’ ambiente terapeutico. Proprio l’acqua, con le sue proprietà è indicata come ambiente terapeutico ideale solo se vengono sfruttate le sue capacità fisiche in relazione alle possibilità psico-motorie del paziente.
Tenendo conto di questi due capisaldi l’A.N.I.K. (Associazione Italiana Idrokinesiterapisti) ha sviluppato il metodo A.S.P. (Approccio Sequenziale e Propedeutico) che porta a utilizzare l’acqua come un ambiente naturale e protetto che sostiene il corpo contro la gravità, consentendo di fare movimenti ed esercizi che a secco sarebbero dolorosi.
L’acqua infatti rallenta i movimenti al fine di apprenderli nuovamente in modo corretto ed esercita una certa pressione biostimolante sui tessuti.
Il fisioterapista, sfruttando queste caratteristiche, può proporre globalmente nuove esperienze motorie senza il sostegno di ausili come canadesi/deambulatori evitando il pericolo di cadere.
Può proporre esercizi che altrimenti sarebbe impossibile eseguire: si pensi ad una frattura di femore, in cui il paziente non può mettere il carico. L’acqua con le sue proprietà riduce notevolmente i tempi di recupero.
L’idrokinesiterapia è indicata per una grandissima varietà di patologie, compresi disturbi alla colonna vertebrale anche gravi, situazioni fortemente invalidanti come le paraplegie e i disturbi psicomotori dell’età evolutiva. Essa trova un’efficacia importante nell’ambito della traumatologia e di tutte quelle condizioni in cui l’obiettivo principale è la rimessa del carico in posizione eretta. Basti pensare ai progressi che possono ottenersi nella riabilitazione del legamento crociato anteriore (LCA) o in una rieducazione della spalla successiva ad intervento chirurgico.
Presso il nostro centro, grazie alle specializzazioni individuali, siamo in grado di proporre esercizi in acqua seguendo una vastaidrokinesi terapia scala di protocolli nazionali ed internazionali come quelli della scuola francese di Liotard.
Studi scientifici su atleti professionisti, dimostrano come la riabilitazione in acqua sia una risorsa importante nella gestione di patologie ortopediche a seguito di intervento chirurgico riducendo di circa il 40% i tempi di recupero e consentendo al paziente di lavorare pressocchè in assenza di dolore.
L’acqua, come elemento naturale presente fin dal concepimento, è anche il principale costituente del nostro corpo. Il valore dell’idrokinesiterapia è quindi quello di portare il paziente alla guarigione in modo naturale, rapido e senza dolore.


Osteopatia

L'Osteopatia è un sistema di diagnosi e cura che attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la prevenzione ed il trattamento di numerosi disturbi che interessano non solo l'apparato neuro-muscolo-scheletrico ma tutto il “sistema uomo”. Inoltre, a differenza della medicina tradizionale che basa la propria azione sull'utilizzo del farmaco e che mira i propri sforzi all’eliminazione del sintomo, l'Osteopatia considera il sintomo un campanello di allarme e mira l'individuazione della causa specifica.
Secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: “l’Osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento”. L’Osteopatia rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito, sia in salute che nella malattia, ponendo il fulcro della sua azione sul sistema auto-correttivo all'interno del corpo.
Il trattamento osteopatico può avvalersi di diverse tecniche:
• tecniche strutturali: vengono cosi definite le tecniche che ristabiliscono la mobilità e la congruenza dei segmenti articolari. Vengono eseguite in modo rapido con piccoli movimenti seguito dal tipico “scroscio articolare” che da immediato sollievo, specie per problemi di cervicale e lombare
• tecniche cranio-sacrali: agiscono sul movimento e la relazione tra le ossa del cranio e del sacro che avvolgono il sistema nervoso, lavorando quindi in profondità il midollo e le radici spinali che spesso vengono irritate in caso di compressione da ernia del disco
• tecniche viscerali: alcune volte problemi come la colite, la gastrite o esiti cicatriziali da intervento chirurgico posso essere alla base di dolori osteo-muscolari resistenti ai farmaci. La manipolazione viscerale aiuta a ristabilire la corretta dinamica di movimento degli organi interni, ridando mobilità ed elasticità al tessuto connettivo

Gli osteopati trattano i bambini?

La pratica osteopatica interessa molti ambiti tutte le fasce d'età. Dal periodo di gravidanza a quello neonatale, l'Osteopata può essere d'aiuto per tutti i disturbi tipici della neonatologia e della pediatria. Il trattamento osteopatico è volto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come ad esempio otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, si a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia o altre alterazioni.

Come avviene un trattamento osteopatico?

Dopo la valutazione iniziale, l'osteopata procede con un' esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e in seguito, un esame di tipo manuale, delicato, per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. L'osteopata procede poi con il trattamento e darà indicazioni per l'eventuale seduta successiva.

Come puo' aiutarti?

Poiché l'osteopatia mette in equilibrio le funzioni vitali ed agisce con uno scopo curativo ma soprattutto preventivo, le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie ed indicate per tutte le fasce d'età.
Qui di seguito, un elenco di casi che possono essere oggetto di cure osteopatica:
lombalgia, mal di schiena, dolori cervicali, dolori articolari, colpi di frusta, dolori a ginocchia, pubalgie, tendiniti, vertigini, emicranie, cefalee, sindrome del tunnel carpale, sciatiche, fibromialgia, alterazioni del ritmo sonno/veglia, stati ansiosi, cicatrici, sindromi post partum, otiti, sinusiti, asma, disturbi dell'articolazione temporomandibolare, malocclusioni.

I limiti

Il campo d'azione dell'osteopatia esclude tutte le lezioni all'anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi non si tratta più di cercare il punto debole che ha permesso l’insorgere della malattia ma di agire urgentemente poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le difese naturali dell'organismo.
L’Osteopata non può guarire le malattie degenerative, le malattie genetiche, le malattie infettive, le malattie infiammatorie, le fratture.
Tuttavia anche se l'osteopatia non può avere un'azione su queste affezioni, può avere un'azione sulle conseguenze, in particolare sul dolore.

Osteopatia Pediatrica
Cosa è l’Osteopatia Pediatrica?

L’osteopatia in ambito neonatale e pediatrico prevede un approccio delicato e per nulla traumatico, adatto ai disturbi caratteristici del post-partum e dell’età evolutiva. Grazie al suo approccio ”dolce” e alla quasi completa assenza di controindicazioni, l’osteopatia è indicata per tutte le fasce di età dai neonati agli anziani e per molteplici sindromi.

La possibilità di curare sin dalla primissima infanzia eventuali malformazioni, scompensi della struttura ossea, disfunzioni dell’apparato membranoso, muscolare e legamentoso può evitare dolorosi e lunghi percorsi di cura una volta adulti.

Sin dalla vita intrauterina infatti il neonato può aver subito dei “danni” che hanno potuto provocare delle disfunzioni; si pensi ad esempio ai farmaci che la mamma ha dovuto assumere in gravidanza, eventuali traumi fisici della gestante e molto altro ancora. Il parto poi è il primo grande trauma che ogni essere umano affronta e le sue dinamiche possono lasciare tensioni che il bambino non riesce a risolvere spontaneamente. L’eventuale utilizzo di strumenti come la ventosa o specifiche manovre ostetriche o ancora il cordone ombelicale troppo corto o intorno al collo, potrebbero segnare in modo importante i tessuti così delicati di un neonato. E’ fondamentale sapere che i tessuti posseggono una loro memoria e tutto rimane impresso.

In tutti i tipi di parto, se l’adattamento fisiologico del cranio non avviene l’osteopata può e dovrebbe interviene per riequilibrarlo per permettere una migliore fisiologia, eliminando le disfunzioni ed evitando che queste si possano strutturare e manifestare in futuro. Purtroppo per decenni vi è stata una scarsa sensibilità culturale nei confronti della prevenzione ma le cose stanno mutando. Proprio per questo motivo l’Osteopatia Pediatrica è il caso più reale di medicina preventiva. Come dice la Dr. Nicette Sergueff, osteopata di fama mondiale che si dedica da anni all’osteopatia pediatrica, “Se la pianta piccola cresce storta, l’albero non sarà mai dritto”.

L’approccio osteopatico verso i neonati è particolarmente indicato ed efficace, è possibile portare il neonato dall’osteopata già dai primi giorni subito dopo il parto. Le reazioni al trattamento sono variabili: spesso il neonato o il bambino in seguito al trattamento sono molto rilassati e dormono bene, altri hanno un esplosione di energia generalmente seguita da un buon riposo Notturno. Di solito pochi trattamenti sono efficaci anche se questo varia molto in base al problema e all’età del bambino.

Tra le più frequenti sintomatologie e/o patologie che posso trovare giovamento dall’approccio osteopatico vi sono:
Plagiocefalie (asimmetrie del cranio e della faccia)
Torcicollo miogeno
Lesioni del plesso brachiale
Reflusso gastrico
Coliche addominali
Stipsi
Sonno disturbato
Iperattività/ irrequietezza
Difficoltà di suzione
Piede torto,piedi piatti o cavi
Ginocchia valghe o vare
Ritardi dello sviluppo psico-motorio
Problemi oculari sia di deficit di visus che di strabismo
Ritardi nel gattonare o camminare
Ricorrenti infezioni urinarie
Problemi della sfera ORL (oto-rino-laringo-iatria come otiti e mal di gola ricorrenti)
Problemi di mal-occlusione
Scoliosi, cifosi o lordosi non fisiologiche
Problemi respiratori con o senza manifestazioni asmatiche.

Le alterazioni a carico della colonna e del sacro che si possono riscontrare sin dai primi giorni di vita (es. un parto traumatico) possono dare luogo a manifestazioni posturali che si evidenzieranno durante la crescita come scoliosi, dismetrie e dimorfismi degli arti inferiori (ginocchia vare, valghe, alterazioni dell’arco plantare).

Nelle plagiocefalie e cioè nelle asimmetrie e malformazioni della testa, gli interventi osteopatici eseguiti con una certa tempestività hanno una altissima percentuale di completo successo prevenendo l’evoluzione di diverse disfunzioni che spesso sfociano in problematiche visive e occlusali, del normale sviluppo intellettivo, terminando in scoliosi funzionali e strutturate. Partiamo dal presupposto che dalla forma del cranio dipende la forma della schiena.

La presenza di disturbi del sonno, suzione difficoltosa, rigurgiti, difficoltà a deglutire, agitazione e irritabilità, coliche, possono essere legate ad una tensione o compressione delle suture craniche (le fontanelle per intenderci) o dei tessuti membranosi intracranici che tendono a creare un’irritazione di strutture nervose alla base del cranio in particolar modo il nervo vago. Allergie, asma, faringiti, riniti, sinusiti, otiti, adenoiditi, difficoltà respiratoria possono essere legate ad un’alterazione del movimento delle ossa del cranio o di una scorretta mobilità del diaframma toracico.

Durante il parto, il movimento di estensione cervicale tipica del nascituro durante l’uscita, può provocare la compressione del nervo accessorio spinale nel suo passaggio attraverso il forame giugulare generando cosi un torcicollo miogeno.

L’Osteopata tramite semplici manipolazioni può aiutare a diminuirne la tensione. In alcuni paesi europei, tantissimi genitori portano il proprio figlio per una visita dall’osteopata subito dopo la nascita. L'osteopata collabora e interagisce con tutte le figure professionali che si occupano di neonati e bambini: pediatri, neonatologi, neuropsichiatri infantili, ortopedici, neurologi, fisiatri, fisioterapisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, infermieri pediatrici, logopedisti, psicologi, etc...

La letteratura scientifica sta iniziando a evidenziare l’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico per diversi disturbi in età pediatrica ed il numero di genitori, pediatri e specialisti dell’età evolutiva che si rivolgono all’osteopata è in continuo aumento.

Si ricorda di consultare sempre il Pediatra e gli eventuali specialisti che hanno in cura il bambino prima di iniziare i trattamenti osteopatici.

Nota:
 l'osteopatia non sostituisce il trattamento fisioterapico e la terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva per le patologie che richiedono in maniera specifica tali interventi.

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